giovedì 12 maggio 2011

La nostra gita a S. Daniele Po

Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso: quello della gita!
E così venerdì 29 aprile, dopo un breve viaggio in pullman, abbiamo raggiunto la nostra destinazione, il Museo Paleontologico di San Daniele Po.

All'ingresso siamo stati accolti da Simone, direttore del Museo, e da Elisabetta, una guida; subito siamo rimasti affascinati dalla ricostruzione di un gigantesco cervo sulla parete di fonte a noi.
Abbiamo poi scoperto che si trattava di un Megacero, che viveva anticamente nella Pianura Padana.
Una volta depositati gli zaini nella sala della Biblioteca, abbiamo iniziato la nostra visita nel museo, partendo dalla sala dedicata all'evoluzione della vita, dalle forme più semplici a quelle più complesse. Qui è esposta una collezione di fossili, provenienti da varie parti del mondo e da diverse ere geologiche, come ammoniti, trilobiti, uova di dinosauri o parti del cranio di questi grandi rettili, denti di squalo gigante, conchiglie di diverso tipo.




Abbiamo ammirato anche la “difesa” di un Mammuth e le ossa della zampa di un orso delle caverne; inoltre Simone ci ha permesso di toccare i denti aguzzi e affilati di uno squalo bianco.


I fossili delle conchiglie ci hanno ricordato che tanto tempo fa la nostra pianura era occupata dal mare.

Dalla sala dei fossili ci siamo trasferiti nel laboratorio dove abbiamo imparato a utilizzare uno stereomicroscopio, per analizzare reperti di vario genere: conchiglie di forme diverse, pezzettini di rami o tronchi d'albero fossili, impronte di organismi unicellulari. Tutti noi abbiamo svolto questa attività con interesse ed entusiasmo, soprattutto quando riuscivamo ad individuare quello che Simone ci aveva chiesto.





Dopo una breve pausa per la merenda, con Elisabetta ci siamo recati nella sala dedicata all'evoluzione dell'uomo. Qui, come fanno gli archeologi, abbiamo scavato dentro alcune vaschette di sabbia fino a trovare dei reperti che abbiamo classificato in recenti, fossili e archeologici. La maggior parte di noi ha commesso degli errori, ma poi con l'aiuto di Elisabetta siamo riusciti a rimediare e abbiamo capito che è importante ascoltare attentamente le spiegazioni.




Successivamente la nostra guida ci ha consegnato alcuni dei fossili trovati, chiedendoci di capire a quale animale e parte del corpo appartenessero. Per questo siamo entrati anche nella sala dedicata ai mammiferi del periodo Quaternario e, confrontando i nostri pezzi con quelli esposti nelle vetrine, abbiamo scoperto: una mandibola di bisonte, un palco di cervo, un dente molare di cavallo, una vertebra e una mandibola di bue, una tibia di bisonte e un dente di maiale.

Tutti questi animali sono vissuti in Pianura Padana durante l'Era Glaciale. Purtroppo durante la nostra visita non abbiamo potuto ammirare Paus, ovvero l'osso frontale di un Uomo di Neandertal, rinvenuto di recente lungo il fiume Po, perchè finora è stato esposto solo in alcune occasioni e deve essere ancora esaminato. Eravamo un po' dispiaciuti, perchè ne avevamo parlato tanto in classe ed eravamo curiosi di vederlo.

Dopo il pranzo e il momento del gioco, con un pullmino abbiamo raggiunto un'area golenale lungo il Po.
Nel tragitto ci siamo fermati presso un bodrio, dove alcuni di noi hanno scorto delle tartarughe Emys, tipiche dei corsi d'acqua dolce.

Nella golena ci siamo addentrati in un pioppeto, poi abbiamo proseguito lungo un sentiero, dove potevamo osservare alla nostra sinistra il fiume e la vegetazione spontanea, mentre alla nostra destra si stendevano i campi coltivati. Intanto Simone ci illustrava alcune piante che trovavamo sul nostro cammino, come l'Indaco Bastardo, l'Attaccavesti, la Borsa del Pastore, il Latte di Gallina, la Colza, la Coda di Cavallo, il Trifoglio e soprattutto i Pioppi Bianchi, che, mossi dal vento, mostravano le loro foglie argentate.





Lungo il percorso ci accompagnava il canto dolce e melodioso degli usignoli.
Abbiamo poi raggiunto una lanca fangosa e poco profonda; nelle sue vicinanze abbiamo osservato con un binocolo un nido ormai abbandonato.




Quindi siamo ritornati al punto di partenza, per poi rientrare al museo. Dopo aver recuperato gli zaini siamo saliti sul pullman che ci ha riportati a Cremona. La nostra gita si è così conclusa.

lunedì 11 aprile 2011

Mousikè magia di note ed emozioni

Da tre mesi lavoriamo al progetto Mousikè
con Gianluigi Bencivenga e Monica Farnè.
A tempo di musica insieme abbiam danzato
e cinque musicogrammi abbiamo realizzato.
E' stato divertente impegnarsi in compagnia,
abbiamo riscoperto la nostra fantasia.

Le musiche di Grieg abbiamo ascoltato,
sull'opera di Peer Gynt abbiamo lavorato.
Peer Gynt era un furbo ragazzo norvegese
che girava il mondo visitando ogni paese,
era un po' bugiardo, ma anche un sognatore,
rubacuori, ingegnoso ed esperto viaggiatore.

Il gruppo del Trebbia con Gianluigi come insegnante
ha dovuto impegnarsi in un lavoro interessante:
per ogni brano ha disegnato un musicogramma
per non complicarsi la vita con il pentagramma.
Era più facile infatti seguire sul cartellone
i colori degli strumenti, contando ogni pulsazione.

Il gruppo dell'Adige ha imparato una coreografia
grazie a Monica i movimenti hanno creato un'armonia.
In palestra hanno danzato sulla musica del Mattino
svegliandosi pian piano perchè il giorno era vicino.
Muovendo il loro corpo hanno danzato lentamente
per poi trasformarsi in un sole imponente.

I musicisti dell'orchestra con saxofono, violino,
clarinetto, chitarra, flauto traverso e ottavino
durante il nostro percorso ci hanno accompagnato
e nella nostra scuola per noi hanno suonato
Danza Araba, il Mattino, Nell'antro del re della montagna
e altre musiche che insieme seguivamo alla lavagna.

Il 1° aprile al Cittanova, un palazzo medioevale
che per fare un saggio era il posto ideale,
ci siamo esibiti davanti a genitori e parenti
che alla fine dello spettacolo erano molto contenti.
Li', davanti a tanta gente: che paura! Che emozione!
Ci tremavano le gambe per la grande agitazione!

Nonostante la tensione dopo un po' ci siam calmati
perchè durante tutto il percorso ci eravamo molto impegnati,
quindi, saliti sul palco, abbiam fatto un figurone
dimostrando un gran talento nella nostra esibizione.
Il pubblico alla fine ci ha fatto i complimenti.
Grazie al Mousikè abbiam passato fantastici momenti!

(i bambini di 4^ A)

martedì 5 aprile 2011

Auguri Italia!

Giovedì 17 marzo era un giorno di festa nazionale, perchè ricorreva il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Il giorno prima, per festeggiare, le maestre Cristina ed Elisa ci hanno insegnato a realizzare una coccarda tricolore.
La maestra Elisa, poi, ci ha raccontato in modo semplice e breve la storia del Regno d'Italia e di chi la governava nel 1861.
Ci ha detto che tanto tempo fa l'Italia era divisa in diversi staterelli, che non parlavano la stessa lingua. Dopo tante guerre, l'Italia si unificò nel 1861 diventando un regno governato da re Vittorio Emanuele II°, e con capitale Torino. Solo più tardi l'Italia diventò una Repubblica dove i cittadini potevano votare e cambiò anche la capitale, che diventò Roma.
La maestra, poi, ci ha fatto ascoltare l'Inno di Goffredo Mameli, intitolato “Fratelli d'Italia”, spiegandoci anche le parole del testo. Abbiamo anche provato a cantarlo con un video-karaoke (se volete sentirlo e cantarlo anche voi potete cliccare qui).
Alcuni di noi in parte lo conoscevano già, per averlo sentito in TV e in occasione dei Mondiali di calcio. Lo abbiamo ascoltato e cantato così tante volte che ormai lo sappiamo a memoria! È stato emozionante!
Infine la maestra ci ha raccontato la storia della bandiera tricolore: prima c'era il simbolo dei Savoia, che era la famiglia che governava l'Italia, ora invece non c'è più.

Questa settimana, così piena di scoperte ed esperienze, ci ha permesso di arricchire le nostre conoscenze, anche in modo divertente!

Visita al Museo Stradivariano

Martedì 15 marzo ci siamo recati al Museo Stradivariano.
C'è stato però subito un piccolo imprevisto: l'autobus è arrivato in ritardo e abbiamo dovuto aspettare a lungo, mentre fuori pioveva.
Al museo ci ha accolto la simpaticissima guida Roberta. Dopo essersi presentata, ci ha accompagnato in laboratorio, dove abbiamo potuto vedere come si costruiscono i violini. La guida ci ha spiegato quali attrezzi e materiali vengono usati, ci ha mostrato come si assemblano i pezzi e come si decorano. Infine ci ha parlato di un famosissimo liutaio cremonese: Antonio Stradivari.


Poi la guida ci ha accompagnati nelle sale della Pinacoteca, dove abbiamo potuto ammirare dei quadri dedicati agli strumenti ad arco e in cui venivano rappresentati dei musicisti che suonavano il liuto e i primi violini.
Poi siamo andati nelle sale del Museo Stradivariano, dove abbiamo potuto vedere diversi strumenti ad arco tra cui violini, viole, violoncelli, contrabbassi e liuti, disposti nelle vetrinette.


  Infine, nell'ultima sala, abbiamo osservato gli attrezzi, gli appunti, le forme, i disegni realizzati da Antonio Stradivari e una parte dell'insegna, ormai consumata, della sua bottega. Addirittura c'era la riproduzione di uno strumento stranissimo, progettato dal famoso liutaio, che non aveva nome!
Al termine della visita siamo ritornati a scuola.
È stata un'esperienza bellissima!

giovedì 31 marzo 2011

La festa della Matematica

Lunedì 14 marzo era il giorno della festa della matematica e noi bambini di 4^ A e 4^ B siamo scesi in salone con i nostri insegnanti. Appena entrati, davanti a noi abbiamo visto dei cartelloni e degli addobbi con decorazioni matematiche.
Per prima cosa, la maestra Cristina e la maestra Lauretta ci hanno suggerito di disegnare su un cartoncino il nostro numero preferito, per poi appenderlo al collo, come una collana.
Anche la maestra Cristina ci ha fatto vedere il suo numero preferito: il π (cioè pi greco).
π è un numero lunghissimo, con infiniti decimali, che riguarda la figura del cerchio e che è importantissimo per la matematica! Il numero π inizia con 3,14... e la data della festa della matematica è proprio il giorno 14 del 3° mese dell'anno: marzo!
Poi è arrivata l'ora della sorpresa: le maestre avevano preparato tre magnifiche torte!!!
Però c'era un problema: le nostre insegnanti si erano dimenticate di portare i vassoi!
Per questo ci hanno chiesto di aiutarle a risolvere il problema, realizzando dei vassoi, perfettamente rotondi, grandi come le torte, utilizzando soltanto il cartoncino e i tappi delle bottiglie che erano grandi come i 23 cioccolatini che erano stati posizionati lungo il contorno della torta.
Abbiamo lavorato a gruppi. Abbiamo trovato tantissime soluzioni, usando tecniche molto ingegnose, tutte andavano bene, ma non siamo riusciti a realizzare dei cerchi perfetti.





Abbiamo allora pensato che ci serviva un'altra soluzione, perciò la maestra, per aiutarci, ci ha distribuito un pezzo di spago e con questo siamo riusciti ad ottenere un risultato migliore: abbiamo legato una matita ad un'estremità dello spago e fissato al centro del foglio l'altra estremità; muovendo la matita intorno al centro in modo da tenere sempre teso lo spago, ci siamo accorti che il cerchio disegnato era quasi perfetto!
Alla fine abbiamo mangiato le torte ed erano deliziose! Le torte erano tre: una di cioccolato con 23 cioccolatini sulla superficie e cosparsa di zucchero a velo, una crostata con la marmellata all'albicocca e una, simile alla prima, ma al posto dello zucchero a velo c'erano nocciole sbriciolate. Tutte e tre erano decorate con scritte al cioccolato.

 È stata una giornata favolosa e ci siamo divertiti molto!